www.pinoleto.it

LA MASCHERA AL DI LA’ DEL CONFINE GRUPPO ARTE TOTALE
Soggetto e sceneggiatura STEFANO GRECO Riprese, montaggio:GIUSEPPELETO Musica:ROBERTO POSILLICO Regìa:GIUSEPPE LETO

La maschera …. L'uomo.Uno, cento, mille possibili verità … o non verità.In un incessante gioco di ricerca e disvelamento il cui fine come verità assolutaè inconoscibile perché non esiste il certo o il vero, ma l'arbitrario e il relativo.La dialettica tra Sé vero e Sé falso, siamo in odore di psicoanalisi, ricorda quella pirandelliana tra la maschera e il volto.
Lo scrittore, pessimista, vede la vita umana nell'iluttabilità di dover accettare la maschera, prima, scelta causalmente, poi divenuta prigione alienante, e vede l'unica libertà possibile solo nella piena coscientizzazione di tale necessità, per poter essere qualcuno nella società.Atto di libertà o mera rassegnazione? E' pensabile attuare una ricerca di senso personale verso l'individuazione (nel senso nietzschiano di "diventa ciò che sei") meta ultima di un processo in continuo divenire di autoconoscenza attraverso il confronto con l'altro da Sè.La ricerca della verità è nella natura dell'uomo, come parte inscindibile del suo stesso essere al (nel) mondo, non necessariamente destinato ad una dolorosa disillusione o ad una falsa (costruita) illusione.Nella consapevolezza della verità solo come interpretazione soggettiva della realtà,viene visto il Video "LA MASCHERA AL DI LA' DEL CONFINE" del Gruppo Arte Totale, quindi, come una lunga serie di passaggi (paesaggi) alla ricerca di un proprio senso d'identità (chi sono? Come sono?) .Attraverso il lento rispecchiarsi (cercarsi) nei luoghi (nel tempo) che siano palazzi, strade, immagini di una città reinventata, che qui diventa metafora di immaginifiche ricerche che si materializzano in visioni, segni (sogni) che passano e con-fondono il dentro e il fuori (da Se').Un viaggio nel proprio mondo che rifiuta un limitante e banalizzante dualismo: Maschera-falsità, volto soggiacente-verità verso una piena e per questo liberalizzante, accettazione della pluralità (siamo molti Se') che sta in ognuno di noi e che ci arricchisce e ci offre la possibilità di attraversare il confine che ci separa dall'altro (da noi stessi).LETO Nadia