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RICONOSCIMENTI
FEDIC - San Giovanni Valdarno -
Carte di Cinema 2004 - n.14
LA MASCHERA AL DI LA' DEL CONFINE
Risultato fascinoso. La maschera e il volto, chi sono io, realtà e finzione, temi grossi e note di regìa intellettualissime: perchè al di là del confine ? E' la linea che ci separa dall'altro (da noi stessi) .
Il filmato lascia da parte i concetti astratti, ma non i riferimenti colti, mostrando cose concrete in una trattazione filmicamente superba. Il gioco delle maschere multiple, (sotto una maschera c'è un'altra maschera) ha un ambientazione che reinventa luoghi di tutti i giorni mascherandoli a loro volta in paesaggi gotico- avveneristici, mediante una sapiente elaborazione delle immagini al computer. La tecnologia (alcune immagini sono proiettate nel cielo) costruisce un humus particolarmente foriero di inganni, e la realtà interagisce con la sua rappresentazione, causando illusioni mai risolte, perpetuati dai mezzi creativo-immaginifici a nostra disposizione.
Certe immagini multiple all'interno dello schermo richiamano Greenawaw, e la presenza ansiosa della maschera come copertura di un "io" sconosciuto e perturbante fa pensare a Eyes Wide Shut. Riferimenti a parte. qui il fantastico penetra nella normalità e noi ci sentiamo più vulnerabili.
Ermanno Comuzio
COLPEVOLE SILENZIO di Pino Leto
è il filmato meglio realizzatosia per il montaggiodelle immagini di repertorio e non, molto ben accompagnate dal commento musicale sia per il messaggio che ci trasmette, ovvero la colpa della umanità, che non reagisce, che sta in silenzio e lascia che accada ogni sorta di misfatto.
Vivian TULLIO
PASSAGGIO PER....UMBRIA
In questo lavoro, curato nei particolari,l'amico Leto si è dimostrato ancora una volta maestro della fotografia e non solo, ma anche un bravo montatore delle varie sequenze fotografiche.
Le musiche selezionate con molta cura e gusto, entrate in simbiosi con le immagini, hanno fatto il resto.
Si può affermare quindi che l'opera che Leto ci ha consegnato, è un prodotto di buona fattura.
Vito D'AMBROSIO
Il Video di Giuseppe LETO, Looping, è stato fortemente dibattuto, e sia Comuzio che Valeri, hanno riscontrato un'ottima forma stilistica nella rappresentazione di immagini impeccabili e di situazoni descritte in maniera perfetta con un linguaggio filmico molto incisivo.
Il punto debole dell'opera, è secondo i critici, il contenuto. Infatti il soggetto appare interpretabile con differenti soluzioni e comunque denota una certa ambiguità che non sembra essere stata apprezzata
Giorgio SABBATINI